Taurino e quelle vittorie contro Bari, Palermo, Catanzaro, Avellino. Ora il 2.0 con la Virtus
In teoria si dovrebbe trattare della terza esperienza di Roberto Taurino con la Virtus Francavilla, contando la sua fruttuosa avventura con addosso la maglia biancazzurra e le scarpe da calcio. Ma quella iniziata da pochi giorni sarà la seconda parentesi da allenatore del club della Città degli Imperiali, dopo quella breve e intensa andata in scena nell'annata 2021/2022.
Nell'estate 2021 Taurino fu scelto come nuovo allenatore della Virtus, che voleva ripartire a seguito della salvezza raggiunta nella stagione precedente. L'ex difensore fece del 3-5-2 il vestito da far indossare alla propria squadra nei primi mesi, nei quali aveva raccolto otto vittorie, due pareggi e sette sconfitte. A dicembre la squadra agganciò l'ottava piazza della classifica, ma proprio in quel mese arrivò la svolta che diede inizio ad una cavalcata memorabile.
Il roboante successo per 3-0 sulla Juve Stabia diede inizio alla striscia di dieci risultati utili di fila (ben otto vittorie e due pareggi), coincisa anche con un leggero cambio di assetto: dal 3-5-2 Taurino passò definitivamente al 3-4-2-1, che vedeva l'utilizzo di due trequartisti a supporto della punta ed esterni costantemente propositivi. Passaggi diretti e pressing aggressivo furono gli ingredienti di una ricetta vincente che portò la Virtus Francavilla a battere squadre importanti come Catanzaro, Avellino e Palermo arrivando ad occupare il secondo posto. Furono quasi due mesi da sogno per la Città degli Imperiali, che vedeva lo scontro diretto contro il Bari capolista come potenziale crocevia per inserirsi nella corsa diretta alla Serie B.
Il 5 marzo 2022 però il cammino dei biancazzurri si interruppe: al San Nicola il Bari la spuntò proprio nel finale, per 2-1, dopo che la Virtus aveva temporaneamente pareggiato il match grazie alla punizione di Pasquale Maiorino offrendo comunque una buona prestazione. Da lì in poi ci fu un calo: la squadra riuscì a mettere a referto quattro pareggi e cinque sconfitte, scivolando al sesto posto e venendo eliminata al primo turno dei playoff per mano del Monopoli. Poi a fine stagione le strade del club del presidente Antonio Magrì e di Roberto Taurino si separarono.
Ed ora è giunto il momento di un altro atto di questa lunga e appassionante storia. A Taurino il compito di risollevare le sorti di una squadra che potenzialmente può dire la sua in questo campionato di Serie D: magari regalando a città e tifoseria altri sogni e aspirazioni.


