Magrì a TVF: "Meritavamo di più, ma non dimentichiamo gli obiettivi. C'è voglia di rivalsa"

22.10.2025 17:10 di  Dennis Magrì  Twitter:    vedi letture
Magrì a TVF: "Meritavamo di più, ma non dimentichiamo gli obiettivi. C'è voglia di rivalsa"

Il presente, il percorso in campionato, le ambizioni stagionali e i lavori allo stadio. Antonio Magrì, presidente della Virtus Francavilla, in un'intervista esclusiva concessa a TuttoVirtusFrancavilla ha fatto il punto sul momento dei biancazzurri.

Presidente, dopo otto giornate di campionato la Virtus è a quota 10 punti in classifica. Un avvio più complicato del previsto?
"È inutile nascondere che ci aspettavamo qualcosa in più a livello di risultati, perché crediamo di aver costruito una buona squadra. L'attuale classifica non rispecchia il valore della rosa. Poi, però, bisogna analizzare le singole partite: pur non credendo nella fortuna o nella sfortuna, è innegabile che nell'ultimo periodo ci stia girando un po' male".

Si riferisce alle ultime partite?
"In particolare le ultime tre. Contro la Paganese meritavamo ampiamente di vincere, contro il Fasano avremmo addirittura anche potuto vincerla giocandocela alla pari in dieci. A Gravina non siamo stati brillantissimi, ma forse nessuno si è accorto che si sono infortunati e sono usciti all’inizio del secondo tempo i nostri tre difensori centrali adattando poi Pitarresi in quel ruolo. In piena emergenza siamo comunque riusciti a portare a casa un punto da un campo difficile e contro una squadra forte e ben allenata. Ci aspettavamo di più, ma meritavamo anche di più".

È preoccupato da questa partenza? O è solo una questione di tempo?
"Assolutamente no. Perché la rosa è stata ben costruita. Non lo dico solo io, ma gli addetti ai lavori. E anche i tifosi ad inizio campionato hanno riscontrato sicuramente l'ottimo lavoro svolto dai direttori Niccoli e Orlando, con un budget nettamente inferiore rispetto allo scorso anno. Poi se sono stati talmente bravi a tenere Sosa, prendere Carretta e altri calciatori importanti, questo non significa che gli obiettivi cambiano o devono aumentare le aspettative. 
Noi siamo stati chiari: la Virtus non è costruita per vincere il campionato ma per giocarsela con tutti. Non abbiamo vinto contro le grandi, ma ce la siamo sempre giocata alla pari. Ci sono squadre più attrezzate di noi e lo diciamo dall'inizio. Non siamo stati noi a creare illusioni, siamo sempre stati chiari ed onesti.  Sicuramente ci aspettiamo di più, ma siamo ancora all'ottava partita e serve pazienza: dobbiamo stare molto calmi e non giocare sempre allo sfascio come è avvenuto in passato, perché non ci ha portato a nessun risultato positivo".

All'interno, come società e staff tecnico, vi siete fatti un'idea di cosa non stia funzionando? E cosa in particolare, a lei, non sta piacendo?
Ieri ho incontrato la squadra. Ho visto un gruppo molto unito, in sintonia anche con lo staff tecnico. E questo mi fa ben sperare, perché non ci sono divisioni ma unità d'intenti. I ragazzi sono rammaricati più di noi. Noi stiamo analizzando tutta la situazione, cercando di apportare i correttivi necessari. Dobbiamo essere tranquilli, il torneo è lungo e possiamo esprimere la nostra forza considerando gli obiettivi stagionali, cioè disputare un buon campionato, valorizzare i giovani del nostro settore giovanile e creare continuità per il futuro, per costruire qualcosa d'importante nel tempo. Sono stati gli obiettivi più volte dichiarati in estate e lo confermo ancora una volta sperando di essere stato chiaro. Abbiamo calciatori che possono dare continuità al progetto, senza smantellare ogni anno. Non si può fare altro e aggiungo...".

Prego.
"Come ho già detto: faccio quello che è il massimo che posso fare, a livello economico e di tempo personale. Sono sempre pronto a valutare eventuali ingressi per essere affiancato o essere sostituito come presidente, se ci sono imprenditori più bravi e disposti a un impegno economico maggiore per raggiungere obiettivi diversi, anche se quest’estate nessuno si è fatto avanti e dove ho bussato mi è stata chiusa la porta. 
Io sono rimasto per dare continuità al calcio francavillese, spero sia stato ben compreso da tutti. E non ho illuso nessuno. Se c'è qualcuno che può fare di più, prego si accomodi".

Quando i risultati non arrivano, spesso il primo a pagare è l'allenatore. La Virtus, invece, dimostra di avere fiducia in Coletti e nella sua filosofia di calcio.
"Personalmente, guardando la nostra situazione negli ultimi anni, la decisione di cambiare allenatori, direttori sportivi e calciatori non ha mai portato risultati. Storicamente abbiamo fatto bene quando abbiamo dato continuità; quando è mancato equilibrio e ci siamo fatti prendere dalla frenesia, soprattutto negli ultimi anni, non è andata bene. Lo scorso anno abbiamo esonerato Ginestra, che poi è andato ad allenare il Guidonia, ha vinto il campionato e ora allena in C. Pazienza e continuità, non abbiamo la frenesia di dover vincere il campionato ma di costruire qualcosa di duraturo e importante nel tempo".

Come mai si è deciso di cambiare in corsa, passando dal 4-2-3-1 iniziale alla difesa a tre? Non c'è il rischio di non sfruttare a pieno le qualità della rosa?
"La squadra è stata costruita per giocare sia con la difesa a tre che a quattro. A seconda delle circostanze, dell'avversario, decide il mister. La difesa a tre secondo me ci dà più solidità. E dobbiamo trovare maggiore equilibrio, perché poi in attacco c'è tanta qualità e abbiamo attaccanti fortissimi".

Tutti sotto osservazione. Contro l’Heraclea è un esame da non fallire?
"L'attenzione è massima, su tutti. Sui giocatori, sullo staff tecnico, sui dirigenti, sulla squadra. I ragazzi sono desiderosi di riscatto. Non è una partita decisiva, ma importante come tante altre. Faccio un appello anche alla piazza: sono contento che quest'anno ci sia un grande seguito, sia in casa che fuori, e cioè di restare uniti e supportare i ragazzi, questa è sempre stata la nostra forza e nei momenti di difficoltà serve una mano da parte di tutto l’ambiente. Purtroppo avremo tanti acciaccati, difficilmente riusciremo a recuperare i tre difensori titolari e ci dovremo adattare ma sono sicuro che faremo una grande partita".

Come procedono i lavori allo stadio? Il nuovo settore è quasi pronto.
"Sicuramente siamo contenti che il Commissario dei Giochi del Mediterraneo abbia investito risorse importanti sulla nostra struttura. Diventerà uno stadio vero, con nuovi locali, il settore ospiti. Si qualificherà sempre di più l'impianto. Però dobbiamo porre il tema dei costi di mantenimento della struttura: a breve chiederò un incontro all'amministrazione comunale, perché in vista dell'ampliamento dello stadio la sostenibilità della gestione verrà meno. In realtà è già venuta meno, perché in C c'erano introiti diversi. Oggi siamo in D, siamo una società dilettantistica, che non può permettersi costi così alti. Chiederemo di rinegoziare la convenzione in essere perché non è sostenibile oggi o in futuro. Ricordiamo che abbiamo tutte le utenze a nostro carico, così come la manutenzione ordinaria della struttura e il canone di locazione.  Il Comune ci ha messo anche la Tari a carico, apriremo un tavolo di confronto su questi temi. Tutto questo è diventato insostenibile, a breve chiederò di ridiscutere il tutto altrimenti saremo pronti anche a recedere da questo contratto perché per noi non è più sostenibile. A meno che non si trovi un nuovo accordo".