Coletti: "Voglio una Virtus consapevole e coraggiosa, la mia è una squadra forte"

23.09.2025 17:25 di  Dennis Magrì  Twitter:    vedi letture

Tommaso Coletti, tecnico della Virtus Francavilla, ha parlato così prima della sfida contro il Ferrandina valevole per il turno infrasettimanale di Serie D: “È una partita tostissima, come tutte. Partite facili non ce ne sono, anzi: ci aspetta un impegno complicato, sono in difficoltà sotto il piano dei risultati ma hanno grande fisicità e cattiveria. Non possiamo permetterci di sottovalutare questa partita, dobbiamo giocarcela come una finale con il sangue agli occhi. Se andiamo lì e speriamo che ci mettano il tappeto rosso, allora sbagliamo”.

Sulla chiave tattica: “Non so quale sarà il loro approccio. Le analisi che si fanno nel pre-gara, vengono poi aggirate dalla realtà. Ci siamo fatti delle idee, cercheremo di leggere bene ogni situazione. Diciamo che ci siamo allenati ogni giorno per leggere le situazioni”.

Il bilancio dopo aver affrontato Fasano, Barletta e Martina? “Il mio bilancio è assolutamente positivo, perché soprattutto contro queste grandi squadre. Abbiamo ben figurato secondo me, fanno parte del percorso sia gli aspetti positivi che negativi. Stiamo lavorando bene, ci sono tante cose buone. Non abbiamo perso contro tre squadre forti, vedo il bicchiere mezzo pieno anche se io guardo soprattutto alle prestazioni”.

Sulle scelte di formazione: “Cerco di scegliere sempre il meglio, senza fare calcoli. Voglio una competizione leale, tanti doppioni nei ruoli. Devo poter scegliere il meglio, senza preoccuparmi del più o del meno. Ho una squadra forte e profonda. Ho avuto indicazioni”.

Sulla difesa a tre o a quattro: “Cerco un’aggressività maggiore con la difesa a tre, nelle mie idee. Non è avvenuto contro il Martina perché loro corrono, noi siamo stati un po’ bassi. Meglio nel secondo tempo, anche se dieci minuti siamo stati bassi. Però bisogna considerare anche l’avversario. Siamo una squadra forte, dobbiamo giocare con coraggio contro tutte le squadre, non possiamo avere timore. Noi siamo la Virtus, voglio più consapevolezza e coraggio”.

I singoli in attacco: “Hanno tutti caratteristiche diverse. Battista e Longo sono più esterni, Sorgente può fare trequartista o esterno, Carretta può giocare ovunque. In base alla partita e alla settimana faccio le scelte. Le cose cambiano di partita in partita. Domenica scorsa mi serviva più forza sulla trequarti e per questo motivo ho risparmiato Battista e Longo inizialmente. Ho tante soluzioni e posso scegliere l’assetto migliore di partita in partita. Non ci sono gerarchie predefinite, io tengo a far giocare chi mi dimostra nella settimana”.

Su Ouedraogo: “Sarebbe meglio farlo giocare da quinto. Ha velocità, coraggio, forza. Ma non ha fatto settore giovanile e quindi ha lacune, si fanno meno problemi mentali i calciatori stranieri. Noi, invece, pensiamo a tutto quello che succede attorno, hanno una marcia in più mentalmente. Lui è libero, se ne frega quando sbaglia, è sempre frizzante. Con la difesa a quattro, invece, è un ruolo più delicato”.